CCNL Turismo e Pubblici Esercizi: livelli e retribuzioni
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Cos’è il CCNL Turismo e Pubblici Esercizi?Livelli e retribuzioniFerie e permessiHai sempre voluto lavorare negli hotel ma non hai conoscenze sul settore? Questo articolo viene in tuo soccorso: ti racconteremo tutto quello che devi sapere sul Contratto Collettivo Nazionale del Turismo per orientarti con consapevolezza verso il tuo prossimo percorso lavorativo.
Cos’è il CCNL Turismo e Pubblici Esercizi?
Il CCNL dei professionisti del settore alberghiero è il contratto collettivo che disciplina i rapporti di lavoro tra le imprese e i lavoratori operanti nel settore turistico. Stipulato dalle associazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale, definisce gli impegni del datore di lavoro e del lavoratore impegnati nel mondo dell’ospitalità, una delle nostre eccellenze italiane.
Aggiornato e approvato 1 gennaio 2018, esso prevede una serie di livelli retributivi, in relazione all'esperienza professionale maturata dal lavoratore e alla qualifica raggiunta, insieme ad una gamma di benefici economici e normativi. In sostanza, individua le mansioni e i relativi profili professionali, nonché le retribuzioni minime percepite. Pubblici esercizi, aziende della ristorazione collettiva e commerciale, stabilimenti balneari, alberghi diurni e rifugi alpini sono tutte le strutture che ospitano i professionisti dell’hotellerie, inquadrati proprio sotto il CCNL del Turismo.
Livelli e retribuzioni
Il CCNL del Turismo prevede 10 diversi livelli di inquadramenti professionali: scopriamoli insieme.
- Quadro A: inquadrati in questo livello tutti coloro che posseggono grandi responsabilità, autonomia e potere decisionale. Parliamo quindi, ad esempio, dei direttori delle strutture;
- Quadro B: appartengono a questo livello, ad esempio, i vicedirettori e tutti coloro che pur possedendo funzioni direttive non sono completamente responsabili del business aziendale;
- 1 livello: rientrano in questa categoria i lavoratori le cui mansioni richiedono autonomia operativa e conoscenze professionali, come ad esempio i responsabili delle business unit di una struttur
- 2 livello: i lavoratori inquadrati in questo livello sono autonomi nel loro mestiere e godono di potere d’iniziativa e coordinamento, proprio come i responsabili tecnici;
- 3 livello: rientrano in questo livello i professionisti che possiedono particolari competenze tecniche, come ad esempio chi svolge ruoli di amministrazione e controllo;
- 4 livello: fanno parte di questo livello i dipendenti che si occupano di specifiche mansioni di natura amministrativa, di vendita e tecnico-pratiche, come ad esempio gli addetti alla segreteria;
- 5 livello: appartengono a questo livello i lavoratori incaricati di mansioni esecutive che svolgono grazie a conoscenze specifiche, come ad esempio i magazzinieri;
- 6 livelloS: fanno parte di questo livello i lavoratori che svolgono mansioni di normale complessità, come ad esempio gli addetti ai servizi in camera o i camerieri ai piani;
- Sesto livello: rientrano in questo livello professionale i lavoratori che svolgono attività pratiche che richiedono conoscenze professionali elementari, come il personale di cucina o di sala;
- Settimo livello: inquadrati al settimo livello sono tutti quei dipendenti incaricati a svolgere attività manuali semplici, come ad esempio gli addetti alle pulizie alla manutenzione ordinaria.
Per quanto riguarda le retribuzioni, invece, queste variano dal tipo di contesto alberghiero: in generale, si parte da un minimo di 700 euro circa per i dipendenti inquadrati al settimo livello fino ai 2200 euro circa per i quadri, al quale vanno aggiunti gli altri elementi presenti sulla busta paga.
Ferie e permessi
Secondo la legge, il CCNL Turismo prevede un periodo di ferie di 26 giornate retribuite all’anno. Si tratta di un diritto irrinunciabile, che vale per tutti i dipendenti assunti a tempo indeterminato, determinato, ma anche apprendistato. Secondo la disciplina ad oggi in vigore, le ferie devono essere godute per almeno due settimane consecutive e le restanti nei 18 mesi successivi. Devono inoltre essere prese in considerazione su una settimana lavorativa di 6 giorni al posto di 5, come accade in molti altri CCNL.
Per quanto riguarda i permessi, invece, i lavoratori dipendenti inquadrati con il CCNL Pubblici esercizi, ristorazione e turismo hanno diritto a permessi retribuiti da un minimo di 32 ore ad un massimo di 104 ore annuali, che possono arrivare a 108 per gli stabilimenti balneari. Esclusi da questi, i permessi per matrimonio, lutto, diritto allo studio e al congedo per la nascita dei figli, che sono godibili senza fornire alcuna giustificazione.
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